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A EXPO 2015 si pedala elettrico

peugeot_e_bike_2014__13485EXPO 2015 è ormai alle porte, e Milano decide di aumentare il servizio di bike sharing con mille nuove bici elettriche a pedalata assistita.

A darne l’annuncio è stata la stessa amministrazione comunale, che ha dichiarato che le nuove e-bike vanno ad aggiungersi alle 3600 bici tradizionali del progetto BikeMI. Previsto anche un aumento delle stazioni dedicate, che passeranno dalle attuali 260 a 330, anche se le colonnine non saranno modificate per l’arrivo della bici elettrica.

Il sistema resterà lo stesso, ma gli utenti potranno scegliere tra l’opzione a pedalata assistita e quella tradizionale. La differenza sta nel prezzo: mentre per le bici normali resta garantita la gratuità di ogni prima mezz’ora di utilizzo, l’uso delle bici elettriche costerà invece in base al consumo: 25 centesimi per mezz’ora, 75 per un’ora, 1,75 euro per 1 ora e mezzo, 3,75 euro per 2 ore e 4 euro per ogni ora o frazione successiva.

«Milano raggiunge un nuovo e importante traguardo ha dichiarato il sindaco Pisapia – Con l’arrivo delle biciclette in condivisione a pedalata assistita è la prima città al mondo ad avere un grande sistema di bike sharing integrato. Ora, più cittadini potranno scegliere le due ruote per i loro spostamenti anche per percorsi più lunghi».

[foto da omnimoto.it]

Milano, smart city al cubo (fotovoltaico)

Piazza San Fedele è uno degli scorci più caratteristici di Milano. Tra il Duomo e la Scala, è un piccolo gioiello architettonico in una città che non ne offre moltissimi altri.

Da qualche giorno tuttavia, piazza San Fedele è anche il simbolo di una Milano sempre più smart city.

Perché proprio in mezzo alla piazza c’è e-QBO, un’installazione che integra l’architettura contemporanea al design sostenibile, trasformandosi in un “contenitore” di efficienza energetica.

e-QBO è una struttura cubica di 5 metri  completamente ricoperta di pannelli fotovoltaici in grado di produrre circa 7 kW (con un picco di 14 kW), ciascuno dei quali è intervallato da strisce di LED che oltre a caratterizzare l’installazione, illuminano la piazza.

Un vero e proprio accumulatore di energia, in cui l’elettricità raccolta dai pannelli fotovoltaici viene trasferita a un sistema di stoccaggio a “impatto zero” che ridistribuisce la risorsa alimentando i LED esterni, il sistema di wi-fi gratuito fornito nella piazza, il percorso virtuale dei video mapping interni al cubo ed un sistema di alimentazione per veicoli elettrici.

 

Ma e-QBO è più di una semplice installazione. È infatti il primo passo di un progetto ben più ampio chiamato SD4SC, cioè smart design for smart cities. Un’idea nata dalla volontà di creare una rete di competenze che colleghi design, architettura e ricerca scientifica, capace di rispondere sempre meglio alle esigenze di chi vive nelle città di oggi e cercando di interpretare come saranno quelle di domani.

 

Dunque, dopo i preparativi per l’Expo 2015, con e-QBO Milano si prepara davvero a diventare una città sempre più smart.

 

 

[foto da sd4sc.com/]

 

 

Milàn l’è on smart Milàn

In attesa di sapere se i suoi cittadini sono pronti ad accettarla nella sua nuova veste, Milano si prepara a essere sempre più smart in vista dell’Expo 2015.

Infatti, mentre il Corriere della Sera lancia sul suo sito il sondaggio “Sei pronto a Milano città intelligente?”, la città aspetta la prossima esposizione universale predisponendo una smart grid e un sistema di illuminazione pubblica ad alto valore innovativo. Il tutto, grazie a un accordo concluso con Enel che ha vinto la gara indetta dal comitato organizzatore diventando così “Smart Energy Partner” di Expo 2015.

All’interno di uno show-room appositamente predisposto, i visitatori avranno la possibilità di vedere all’opera il centro di controllo di una città intelligente e capire come i flussi energetici si muovano all’interno della smart grid dell’Expo.

Non solo, perché l’intera area espositiva sarà illuminata con una vasta rete di illuminazione pubblica basata sulla tecnologia LED, a bassissimo impatto ambientale e improntata alla massima eco-sostenibilità.

Insomma, dopo le recenti iniziative che hanno coinvolto Roma (progetto Tr.e.bio.s, accordo sulla e-mobility, impianto a idrometano), anche Milano comincia  a far parlare di sé come una città in movimento verso il futuro.

 

[foto da cralcomunemilano.it]