HydroAysén, superato (forse) l’ultimo ostacolo

La Corte Suprema cilena ha respinto le ultime obiezioni presentate sul progetto idroelettrico di HydroAysén, in Patagonia, dopo il nullaosta che aveva già ottenuto l’anno scorso da parte del Ministero dell’Ambiente. In teoria, dunque, la realizzazione dell’opera ha ora il via libera definitivo, mancando ora solo l’approvazione formale dei ministeri competenti, che si sono più volte espressi a favore.

 

Il progetto, per il quale è previsto un investimento di 3,2 miliardi di dollari, prevede la costruzione di cinque invasi, sui fiumi Baker e Pascua, per un complesso idroelettrico che nell’insieme avrà una potenza di 2.750 MW. A realizzarlo sarà un consorzio costituito dalla cilena Colbùn e da Endesa, la controllata spagnola di Enel, che ne detiene la maggioranza.

 

Si tratta di un’opera che assume una rilevanza strategica per il futuro energetico del Paese sudamericano. Il Cile, infatti, si trova oggi nella necessità di soddisfare una domanda elettrica in rapida crescita, in una situazione di forte dipendenza dalle importazioni di fonti fossili. Per mettere in sicurezza il Paese il Governo ha dunque programmato una consistente nuova potenza elettrica, per oltre il 25% affidata ai nuovi impianti di HydroAysén.

 

Se non vi saranno ulteriori imprevisti ostacoli, il primo dei 5 impianti entrerà in funzione nel 2019, mentre l’intero complesso sarà in esercizio entro il 2025. Parallelamente, però, dovranno anche essere realizzate linee di trasmissione particolarmente impegnative, per trasportare fino alla lontana Santiago l’energia prodotta in Patagonia. Il tracciato prevede infatti un percorso complessivo di 1.600 chilometri.

Per minimizzare l’impatto di queste linee, il consorzio guidato dal Gruppo Enel ha anche proposto di realizzare circa 160 km di linee sottomarine. Rispetto ai tradizionali cavi aerei, questa soluzione comporta un costo fino a sette volte maggiore per l’azienda, che attua così uno sforzo importante in favore del paesaggio. La maggior parte delle linee, infatti, non sarà visibile da chi percorre in automobile la scenografica Carretera Austral.

 

[foto da climalteranti.it]

 

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