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I siti di Enel diventano ‘CO2 neutral’

co2neutralt_ukÈ un’iniziativa assolutamente unica per quanto riguarda la presenza in rete delle aziende italiane, e c’è da augurarsi che presto possa essere copiata e replicata.

Sto parlando del recente annuncio da parte di Enel, secondo cui con l’inizio di settembre i suoi siti sono diventati ‘CO2 nutral’: le 75 tonnellate di anidride carbonica prodotte dai 65 server utilizzati dall’azienda saranno infatti compensate con un progetto di riduzione delle emissioni che coinvolge comunità e regioni del sud est della Cina.

Immagino che qualcuno potrebbe giudicare l’iniziativa come un’operazione strumentale e meramente di facciata: da parte mia mi limito a osservare che si tratta di un’azione reale, che produce risultati concreti e verificabili. E che, ripeto, rappresenta una piacevole novità nel panorama delle imprese italiane.

In particolare, il progetto prevede la generazione di elettricità a zero emissioni attraverso impianti di tipo mini-idroelettrico.

I benefici ambientali del progetto prevedono una diminuzione della deforestazione e dell’erosione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria oltre alla riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili a favore delle fonti rinnovabili

Il progetto prevede inoltre il coinvolgimento delle popolazioni locali per la sua realizzazione, il supporto agli agricoltori per l’irrigazione delle terre coltivate e la costruzione e ristrutturazione di infrastrutture come strade e reti di interconnessione.

 

[foto da energycity.dk]

Italo, la sostenibilità è un treno da non perdere

imagesItalo, Eataly e Ministero dell’Ambiente insieme per ridurre le emissioni nocive e costruire una mobilità su rotaia a impatto zero. Un’intesa sugellata giovedì scorso, quando il Ministro Corrado Clini e il presidente di Eataly, Oscar Farinetti, hanno compiuto un viaggio da Roma a Bologna per dimostrare come sostenibilità ed alta velocità possano convivere perfettamente.
Si tratta di un’ulteriore evoluzione dell’adesione di NTV e Eataly al progetto del Minambiente per la riduzione dell’impronta ambientale, sottoscritto da oltre 70 aziende italiane.

 

Tornando al viaggio, Clini e Farinetti hanno potuto testare con mano ve virtù di Italo in termini di sostenibilità. A partire dalla percentuale di materiabili riciclabili con cui è costruito, il 98%, sino al peso ridotto che gli consente di risparmiare circa il 15% dell’energia in meno per passeggero rispetto ad un treno concorrente. Caratteristiche che, tradotte in cifre, corrispondono a un risparmio energetico annuale di circa 650.000 kWh su un percorso di 500.000 km, con conseguente riduzione nelle emissioni di gas serra.

 

“Il treno è da sempre simbolo di modernità e sviluppo, oggi anche di sostenibilità – ha dichiarato il ministro Clini – Con questo viaggio vogliamo indicare una strada per l’Italia, che investa sull’ambiente, sulla sicurezza del territorio, sulla qualità dei suoi prodotti e sulle eccellenze. L’esperienza di Italo e Eataly dimostra che le politiche ambientali applicate alla qualità dei prodotti e dei servizi aiutano a essere più competitivi. Il ministero dell’Ambiente ha avviato da alcuni anni un’iniziativa nazionale per il calcolo dell’impronta ambientale dei processi produttivi e dei prodotti. Si tratta di un programma che ormai coinvolge più di 70 imprese, molte delle quali leader a livello nazionale. Tra queste compaiono Italo e Eataly. È per noi un privilegio essere partner di queste realtà virtuose che dimostrano che in Italia si può fare”.

 

[foto da tecnologopercaso.com]

Primo edificio “carbon neutral” a Hong Kong

Si chiama ZCB, acronimo di Zero Carbon Building, il primo palazzo di Hong Cong completamente a impatto zero.

Costruito e sviluppato dalla Construction Industry Council, rappresenta l’esempio più avanzato delle tecnologie sostenibili raggiunte in ambito locale e internazionale, riservate al mondo del green building e dell’efficienza energetica.
Oltre all’uso di materiali e sistemi costruttivi assolutamente all’avanguardia, infatti, ZCB sarà il punto di riferimento per i nuovi progetti improntati a sostenibilità ed efficienza e servirà da incentivo a cittadinanza e autorità per investire a favore dell’efficientamento energetico delle strutture edilizie nuove e già costruite.

L’edificio va oltre il tradizionale concetto di struttura “Carbon Neutral”, essendo collegato contemporaneamente alla rete locale e produce energia direttamente in loco, grazie ai pannelli fotovoltaici posti sulla copertura e a un sistema di trigenerazione biodiesel, per compensare i momenti di minor produzione dell’impianto.  Inoltre, ZCB arriverà a generare un surplus energetico capace di assicurare il ritorno economico dell’investimento iniziale oltre al recupero dell’energia stessa consumata per realizzare l’edificio.

Le attuali valutazioni confermano la capacità dell’edificio di garantire il 45% in più di efficienza energetica rispetto agli edifici simili per dimensione e destinazione d’uso.

L’utilizzo del procedimento di trigenerazione a biodiesel permetterà inoltre di risparmiare su più fronti, partendo prima di tutto dalla produzione di energia pulita, ma soprattutto agendo contemporaneamente da strumento per la riduzione dei rifiuti inquinante. È la prima volta che questo processo viene usato in scala così ampia, riutilizzando gli oli esausti destinati alla discarica, quale combustibile per l’alimentazione dell’edificio ZCB.

“ZCB è un progetto pionieristico ed ispiratore – afferma Mr Lee Shing-See, Presidente CIC  –  non solo per l’industria delle costruzioni, ma anche per Hong Kong in generale. Sapevamo che il progetto sarebbe diventato un modello di riferimento per stimolare maggiormente la produzione di edifici carbon neutral a Hong Kong”.